Quando si irrigano le colture nell’orto usando l’ala gocciolante, la gestione della pressione dell’acqua è un aspetto fondamentale per assicurare che l’acqua venga distribuita correttamente e in modo uniforme. La giusta pressione evita sprechi, mantiene l’efficienza dell’impianto e protegge sia le tubazioni che le colture. Un errore comune tra chi installa questi sistemi è non verificare la pressione prima di avviare l’irrigazione, causando così irrigazione inefficiente o addirittura danni al materiale.
Perché la pressione dell’acqua è determinante
L’impianto di irrigazione a goccia ad ala gocciolante si basa sul principio che ogni gocciolatore deve ricevere una quantità omogenea di acqua, determinata dalla pressione interna.La pressione ideale deve essere né troppo alta né troppo bassa: se è insufficiente, l’acqua non raggiunge i punti più lontani dal punto di origine, portando a una crescita disomogenea delle piante; al contrario, una pressione eccessiva può provocare rotture nelle tubazioni e spreco di acqua.Per distribuire l’acqua capillarmente nel terreno, la pressione deve essere costante lungo tutta la lunghezza dell’ala gocciolante. In un terreno grande, la lunghezza delle tubazioni influisce soprattutto sulla dispersione della pressione: maggiore lunghezza corrisponde a una perdita più significativa.
Quale pressione serve per una distribuzione uniforme?
La maggior parte degli impianti domestici che utilizzano ala gocciolante funzionano correttamente con una pressione compresa tra 1 e 1,2 bar, anche se alcuni kit consigliano di restare tra 1,5 e 2,5 bar per condizioni medie d’acquedotto. È importante non superare mai i 1,2 bar di pressione direttamente sull’ala gocciolante, perché superando questa soglia si rischia la rottura della struttura della tubazione. In caso di pressione troppo elevata è obbligatorio installare un regolatore di pressione.
Viceversa, se la pressione è troppo bassa (ad esempio meno di 1 bar), è necessario installare una pompa per riportare la pressione ai livelli ottimali. Secondo i principi della fisica idraulica, questa soglia di un bar equivale a circa 10 metri di dislivello: un’informazione utile soprattutto se si utilizza una cisterna come fonte idrica e non la rete dell’acquedotto.
Regolazione della pressione: strumenti e tecniche
Per garantire la giusta pressione è sempre consigliabile installare a monte dell’impianto un manometro, che permette di controllare in modo preciso i valori del sistema prima di avviare la distribuzione dell’acqua. Nel caso di gestioni più complesse, soprattutto in orti estesi o in impianti con tubazioni molto lunghe, si possono suddividere le aiuole in gruppi, riducendo la lunghezza delle singole ali gocciolanti e irrigando a turni. Questo metodo permette una migliore uniformità di distribuzione, riducendo il rischio che la pressione si disperda.
Tra i dispositivi indispensabili figurano:
- Regolatori di pressione: garantiscono che il valore non superi il massimo consentito.
- Pompe idrauliche: necessarie quando si lavora con serbatoi a livello del terreno o con fonti a bassa pressione.
- Manometri: strumenti di controllo immediato della pressione effettiva.
- Riduttori di pressione: possono essere installati in vari punti della rete, soprattutto se si notano sbalzi lungo la lunghezza delle tubazioni.
Consigli pratici per una irrigazione ottimale
Calcolare la durata dell’irrigazione è altrettanto importante quanto regolare la pressione. Bisogna conoscere il fabbisogno idrico giornaliero delle colture, che normalmente oscilla tra 3 e 6 litri per metro quadroIrrigazione. Un sistema ad ala gocciolante standard con una portata di 2 litri/ora per gocciolatore e una distanza di circa 33-50 cm tra i gocciolatori distribuisce circa 6 mm di acqua in un’ora. Lasciando il sistema acceso per 30 minuti si ottengono circa 3 mm di acqua erogata, sufficiente nella maggior parte dei casi per assolvere alle esigenze di ortaggi e fruttiferi.
L’efficacia dell’irrigazione si valuta “su campo” osservando la profondità di umidità raggiunta; è fondamentale che l’acqua arrivi almeno nei primi 20-30 cm di terreno, dove si trovano le radici principali delle colture orticole. L’eventuale utilizzo di pacciamatura consente di trattenere l’umidità più a lungo e quindi di ridurre quantità e frequenza delle irrigazioni. In terreni sabbiosi invece, a causa della rapidità del drenaggio, è meglio incrementare la frequenza rispetto a quelli argillosi o limosi.
Questi suggerimenti consentono di:
- Evitare sprechi d’acqua.
- Proteggere l’impianto da guasti.
- Migliorare la qualità e la uniformità della produzione orticola.
- Limitare lo sviluppo di patologie fungine, legate spesso a eccessi di irrigazione superficiale.
È importante ricordare che ogni modello di ala gocciolante presenta una scheda tecnica con indicate la pressione ideale, la portata e la distanza ottimale tra i gocciolatori. Consultare sempre questi dati prima di installare e utilizzare il sistema.
Errori comuni e come evitarli
Uno degli sbagli più frequenti è affidarsi alla pressione naturale, soprattutto quando si usa acqua da una cisterna. In questi casi, senza una pompa sufficientemente potente, la pressione non sarà adeguata per una distribuzione uniforme; questo problema si verifica soprattutto con dislivelli ridotti tra la fonte d’acqua e l’orto. Se si notano zone dell’orto più asciutte rispetto ad altre, il motivo potrebbe essere proprio la pressione non corretta o la lunghezza eccessiva delle tubazioni.
Altro errore diffuso è il non utilizzare regolatori di pressione: la pressione dell’acquedotto può infatti variare durante la giornata a seconda dell’uso comunale, e se nei picchi supera la soglia consentita si aumentano i rischi di danno.
Infine, non sottovalutare mai l’importanza della manutenzione dell’impianto: controllare periodicamente i filtri, i gocciolatori e i rubinetti permette di mantenere la pressione costante nel tempo e garantire prestazioni stabili.
Tutti questi fattori concorrono a realizzare un’irrigazione efficiente e intelligente, salvaguardando risorse, strumenti e qualità delle piante. Un approccio tecnico e attento consente di ottenere risultati migliori sia in orti domestici che in coltivazioni estensive, valorizzando ogni singolo dettaglio dell’impianto. Ulteriori approfondimenti sulla materia si trovano anche nel lemma irrigazione a goccia.