Se hai notato che la batteria dello smartphone si scarica molto più velocemente del solito, la causa potrebbe spesso dipendere da alcune app particolarmente energivore, che rimangono attive anche quando sembrano essere chiuse o che richiedono costantemente l’accesso a risorse come GPS, fotocamera e connessione dati. Questo fenomeno viene definito drain della batteria e, oltre a risultare frustrante, può incidere notevolmente sulle prestazioni quotidiane del dispositivo.
Le cause principali del rapido esaurimento della batteria
Molti utenti credono che una batteria che si scarica troppo rapidamente sia soltanto sintomo di usura hardware o di componenti elettronici ormai datati. In realtà, spesso le ragioni sono riconducibili a:
- Settaggi eccessivi nello schermo, come luminosità alta o display sempre attivo.
- L’attività di applicazioni in background che continuano a funzionare anche dopo essere state chiuse.
- L’uso intensivo del processore da parte di alcune app, soprattutto quelle che eseguono più operazioni contemporaneamente.
- Servizi di localizzazione e connessioni wireless sempre attivi, soprattutto in app di navigazione, fitness o incontri.
Ad esempio, funzioni come il Bluetooth, il Wi-Fi e la ricerca del segnale GPS possono rimanere attive senza che l’utente ne sia consapevole, contribuendo quindi al consumo anomalo della batteria.
Le app più “energivore” secondo le statistiche recenti
Le app responsabili del maggior consumo di energia non sono sempre quelle meno conosciute o sospette; spesso si tratta di servizi estremamente popolari utilizzati quotidianamente da milioni di utenti. Secondo i dati recenti, tra le app che scaricano di più la batteria su dispositivi Android figurano nelle prime posizioni:
- Fitbit: App di fitness tracking che per monitorare costantemente attività, sonno e salute si serve di fotocamera, localizzazione e connessione dati, spesso attivi anche in background.
- Verizon: App di gestione account telefonico che richiede accesso continuo a vari servizi del telefono.
- Skype: App di messaggistica e videochiamate che rimane in esecuzione per rilevare messaggi in arrivo e mantiene la fotocamera pronta durante chiamate.
- Amazon: Sia per acquisti che per notifiche e offerte personalizzate, rimane attiva nella memoria del dispositivo.
- Snapchat: Social network visuale che accede di continuo a Internet e fotocamera, oltre a gestire notifiche in tempo reale.
- Telegram: Nonostante la fama di efficienza, consuma molta energia per crittografia, notifiche e sincronizzazione continua delle chat.
- Tinder: App di incontri che utilizza GPS, notifiche e aggiornamenti frequenti in background.
- YouTube: L’app di streaming video richiede elevato utilizzo di schermo, connessione dati e memoria RAM.
Non vanno trascurate nemmeno le app dei social media classici come Facebook, Instagram e WhatsApp, spesso tra le principali cause di drain a causa dei processi in background e dell’uso continuo di notifiche push.
Perché alcune app consumano più batteria di altre?
Il motivo principale è che queste applicazioni eseguono una moltitudine di processi nascosti anche dopo la chiusura apparente:
- Eseguono continui aggiornamenti delle informazioni (feed, notifiche, chat, localizzazioni).
- Accedono regolarmente a componenti come il GPS, la fotocamera e il microfono.
- Gestiscono sincronizzazioni costanti con i server per garantire la ricezione istantanea di messaggi ed eventi.
- Spesso trattengono la RAM e mantengono il processore in attività anche nei momenti di inattività apparente.
L’utente medio non si accorge di questi processi perché avvengono in background, ossia senza interfaccia visibile, causando così un rapido abbassamento del livello di batteria.
Come riconoscere e gestire le app che scaricano la batteria
Per individuare quali applicazioni stanno consumando più energia è sufficiente accedere alle impostazioni del proprio smartphone, generalmente nel percorso Impostazioni > Batteria. Qui troverai l’elenco delle app e la percentuale di batteria usata da ciascuna nelle ultime ore o giorni.
Una volta identificate le app più energivore, ecco alcune strategie utili:
- Disattiva l’avvio automatico per le app di cui non hai bisogno costante.
- Luminosità: Regola la luminosità del display su valori medio-bassi e disattiva schermi always-on.
- Controlla il GPS: Permetti l’accesso alla posizione solo alle app essenziali e disattiva quando non serve.
- Disattiva notifiche push non necessarie, specialmente da social media, giochi e app di messaggistica che non usi abitualmente.
- Chiudi le app in background dal menu multitasking e limita i permessi delle applicazioni sospette.
Molti produttori integrano anche specifiche funzioni di ottimizzazione della batteria, che permettono di sospendere temporaneamente l’attività delle app inutilizzate o di ricevere notifiche sulle app che stanno drenando energia in modo anomalo.
Consigli pratici per evitare scaricamenti improvvisi
- Utilizza solo le versioni aggiornate delle applicazioni per evitare bug che possono causare drain anomalo.
- Evita di utilizzare continuamente app di streaming o mappe GPS, specialmente se non collegato alla rete elettrica.
- Considera alternative “lite” di molte app popolari, pensate appositamente per consumare meno risorse.
- Quando non usi il telefono, prova a attivare la modalità risparmio energetico.
Infine, se nonostante tutte queste precauzioni la batteria continua a durare pochissimo, valuta la possibile sostituzione della batteria, soprattutto se il dispositivo ha più di due anni di vita: le batterie ricaricabili agli ioni di litio tendono infatti a degradarsi progressivamente nel tempo.
Prendere il controllo delle applicazioni in background e imparare a gestire le autorizzazioni di accesso ai servizi più energivori darà nuova vita al tuo smartphone e ridurrà significativamente la necessità di ricariche continue, garantendo un’esperienza d’uso più soddisfacente e duratura.